mercoledì 8 maggio 2013

RECENSIONE: La Discendente di Tiepole di Alessandra Paoloni + INTERVISTA ALL'AUTRICE

Titolo: La discendente di Tiepole
Autore: Alessandra Paoloni
Pubblicazione: Novembre 2012 
Pagine: 350 
Prezzo: 16€
Formato: cartaceo (brossura)
Trama: Un paese fantasma dimenticato dalle carte geografiche, circondato da montagne, abitato da una popolazione inospitale. E’ il ritratto di Tiepole, paese d’origine di Emma, ed è lì che la ragazza è costretta a tornare in occasione del funerale di suo nonno. Il suo soggiorno, però, si trasforma in incubo quando Emma legge la lettera che sua nonna aveva scritto per lei prima di morire e che il nonno non le aveva mai consegnato. Essa le svelerà un mondo di tenebra colmo di stregoneria e maledizioni, di faide tra famiglie e di lotte per il potere. Emma non sa ancora nulla, ma tutti i Tiepolesi sanno chi è lei, poiché la stavano aspettando. Lei è l’erede della Strega. Lei è la Discendente. Lei deve morire. 



Eravamo solo ragazzi condannati a un'esistenza insolita. 
E breve.

Tiepole è un paese sperduto nella campagna laziale. Tiepole ha pochi abitanti. Tiepole è antico, misterioso, pieno di segreti e vecchie superstizioni.
Tiepole è maledetto.
Si narra che il piccolo paese fu fondato da due potenti famiglie: i Costantini e i Vasselli. Questi, sospettati di stregoneria e cacciati dalla vicina città di Acriterra, fondarono tra le montagne Tiepole, un luogo impregnato di magia e mistero. Con il tempo, le due famiglie divennero rivali e i Vasselli acquistarono sempre più forza, fino a diventare i più potenti e temuti abitanti di Tiepole. 
Marta Vasselli è stata una delle streghe più crudeli che abbiano mai vissuto tra le stradine del paese; temuta da tutti, perfino dal marito, costrinse sua figlia a cercare rifugio a Roma pur di non trovarsi immischiata negli oscuri progetti di sua madre. Ora le cose sono cambiate: la ragazza è diventata donna, si è sposata e ha avuto una bambina, Emma; l'anno in cui nasce la piccola è anche quello in cui la nonna muore. Uccisa barbaramente dai suoi compaesani, Marta Vasselli ha la morte che ogni strega merita:mutilata ed impiccata.
Dopo vent'anni, Emma e la sua famiglia tornano a Tiepole e ritrovano lo stesso identico paesaggio: campagne sconfinate, alte colline, strade dissestate, abitanti scontrosi e diffidenti. Ora però c'è anche una generazione di mostri, ragazzi nati e cresciuti sotto una cattiva stella, costretti a convivere con una maledizione lanciata da Marta Vasselli alla loro nascita. Christian, Valerio, Simona e Lorenzo, Empirèa e Giulio sono Tiepolesi che fin da bambini fanno i conti con la magia e la propria maledizione: alcuni si trasformano in bestie mostruose, altri in vampiri, c'è chi entra in contatto con gli spiriti e chi è uno Spirito. Tutti loro sono accumunati da un triste destino: essere visti solo come mostri, evitati da tutti, certe volte rinnegati dalla propria famiglia, perchè a Tiepole si vive in un costante senso di allerta, diffidenza, sospetto e paura.
La situazione precipita quando Emma arriva a Tiepole; secondo una profezia di Marta Vasselli, infatti, la sua Discendente sarebbe tornata per finire il suo lavoro dopo vent'anni dalla sua morte. Tutti temono che proprio Emma sia la Discendente e per questo la ragazza è sempre in pericolo: deve guardarsi dai Teschi, una congrega di uomini e donne che vogliono il suo sangue, ma anche dai Tiepolesi stessi. Di chi si può fidare veramente? I suoi amici sono davvero quelli che dicono di essere? Quanto in là si può spingere l'odio? E il vero amore?
In un paese dove tutto è un'illusione, il confine tra nemici e alleati è molto sottile...
La Discendente di Tiepole  è  un ottimo romanzo, ha tutte le caratteristiche per piacere ad un lettore appassionato: uno stile scorrevole e mai pesante, una trama originale, personaggi ben caratterizzati e delle ambientazioni perfette. Proprio i paesaggi descritti dall'autrice hanno reso il libro veramente unico: Tiepole è il tipico paesino con pochi abitanti, dove tutti conoscono tutti, in cui la piazza è il centro nevralgico della vita del paese, dove le case sono addossate le une alle altre, un paese minuscolo da cui i giovani vorrebbero scappare ma che tuttavia considereranno per sempre la loro vera casa. Inoltre ho apprezzato particolarmente il personaggio di Marta Vasselli. Per tutto il libro viene descritta come una megera senza scrupoli, pronta a sacrificare perfino la sua famiglia pur di ottenere ciò che vuole, una donna che non si fa problemi a maledire un gruppo di bambini ancora in fasce. Ma è davvero ciò che sembra? Qual è il vero obbiettivo di Marta Vasselli? E se lei non fosse il nemico più pericoloso? Cosa si cela dietro le montagne che racchiudono Tiepole?
L'unico aspetto del libro che mi ha fatto storcere il naso è la storia tra Emma e Christian; seppur marginale e non onnipresente, ho trovato i clichè che ormai invadono tutti i libri per ragazzi: la ragazza nuova e un po' maldestra, il ragazzo attraente e protettivo, il migliore amico insicuro che si fa da parte, l'amore vero ma proibito. Tralasciando quest'unica pecca, La Discendente di Tiepole è un romanzo molto ben costruito: niente è lasciato al caso, gli indiziosono sparsi per tutto il libro, ma tocca al lettore far chiarezza...
VOTO: 8
-Ale


Questa recensione partecipa a 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri

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- L'AUTRICE -
Alessandra Paoloni nasce l’11 marzo 1983 a Tivoli. Esordisce con la raccolta poetica “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” ( Il Filo 2008), cui seguono i due romanzi fantasy “Un solo destino” e “Heliaca la pietra di luce” (0111 Edizioni). Del 2012 è il romanzo “La Stirpe di Agortos” (Edizioni Rei). E’ presente nelle antologie: “On the road: diari di viaggio” (Libro Aperto Edizioni). “365 Storie d’amore” (Writers Magazine) “La Stirpe Chimerica” del blog Club Urban fantasy. “La discendente di Tiepole”, il suo primo paranormal fantasy, è il suo quinto romanzo.


- L'INTERVISTA -

1- Ciao Alessandra, benvenuta su Cercatori di Libri! Per cominciare, vorresti raccontarci qualcosa di te?
Ciao e grazie per questa intervista! E' un piacere per me essere ospite del tuo blog! Io sono una scrittrice oramai emergente, che da anni frequenta il sottobosco letterario e che spera e sogna di poter scrivere e pubblicare tutta la vita. Sono una ragazza riservata, che vive in un paese alle porte di Roma, una sognatrice incallita che ama stare con gli amici così come anche in solitudine assieme a un buon libro. Mi divido tra scrittura, lettura, famiglia e la ricerca di un lavoro stabile.
2- La discendente di Tiepole è il tuo quinto romanzo. Com'è nata la passione per la scrittura?
Credo di averla sempre avuta nel sangue, come si suol dire. Scrivo da quando sono una bambina, la mia fantasia sconfinata mi ha aiutato a superare anche i momenti più bui della mia esistenza. Senza quella penso non vivrei, così come non sopravviverei senza scrivere. E' un bisogno ormai, al quale non so rinunciare. 

 

3- Perchè hai deciso di ambientare la storia in un piccolo paese come Tiepole? Ti sei ispirata ad un luogo reale?
Essendo cresciuta in una paese di provincia non potevo scegliere per la storia di Emma un'ambientazione diversa. Anche se Tiepole non è proprio da identificare in Marcellina, ma piuttosto in un paese ancora più piccolo non troppo distante dal mio del quale preferisco ancora non rivelare il nome. Mi affascinano le piccole comunità con i segreti e anche i pregiudizi che nascondono, dove tutti sanno tutto di tutti e dove ogni cosa che accade riguarda in parte l'intera cittadina. 

4- Come hai affrontato la stesura del romanzo? Era un'idea che "fermentava" nella tua mente da molto tempo o hai seguito l'ispirazione del momento?
La prima stesura del romanzo risale al 2008, l'anno del boom del genere urban fantasy scatenato dalla saga della Meyer. Ricordo di aver letto Twilight (prima dell'uscita del film e prima dell'invasione mediatica) e di aver sfidato me stessa nella scrittura di un urban fantasy, genere che non avevo mai sperimentato. Partendo volutamente da cliché, ho ricreato un mondo personale sforzandomi di risultare originale. Sembra che ce l'abbia fatta; una delle soddisfazioni più grandi della mia vita.

5- Cosa fai mentre scrivi? Ascolti la musica o preferisci il silenzio?
La musica mi distrae. Quando scrivo devo stare in assoluto silenzio, anche se immersa nel mondo che descrivo nelle mie pagine ogni suono reale poi perde d'importanza e non arriva nemmeno alle mie orecchie.

6- C'è stata una scena del libro particolarmente difficile da scivere? Perchè?
Tutte quelle scene che coinvolgono Emma e i suoi genitori sono state più “difficili” da scrivere. Questo perché il loro rapporto è molto complicato. Inoltre il personaggio stesso di Emma non è stato facile da descrivere perché non volevo che lei diventasse una supereroina dai poteri magici, ma che arrivasse a scoprire se stessa in maniera molto graduale. Ecco perché mi sono sforzata di tenerla su un piano quanto più umano, forse troppo. Emma è spaventata dalla situazione che vive, fatica ad accettarla. Ma credo che nessuno, mettendosi nei suoi panni, la possa biasimare. 
 
7- Mentre creavi i tuoi personaggi, avevi in mente qualche attore, cantante o musicista? A chi potrebbero somigliare Emma, Christian, Empirèa e gli altri maledetti?
Bellissima domanda questa! Ti confesso che ho rubato il nome “Christian” a Christian Bale. In quegli anni avevo una pazzesca cotta per lui anche se oggi non sarebbe proprio adatto per questo ruolo a causa della sua età. Elisabetta Baldan, la mia grafica ufficiale, crea delle manipolazioni “sfruttando” per Christian il volto di Stephen Amell (il protagonista di Arrow per intenderci) e per Emma una figura femminile trovata in rete. Per gli altri maledetti non saprei ancora quale volto dare loro. Magari un giorno di questi nella pagina fb del libro potrei divertirmi a creare un casting fittizio.

8- Quali sono i tuoi scrittori preferiti? E il personaggio che ti è entrato nel cuore?
Io amo tantissimo Cime tempestose della Bronte. Ma assieme a lei adoro scrittori come King, Coelho, la Kalogridis, la Rice, Tolkien, Wilbur Smith, Lovecraft per dirne alcuni; tutti autori questi che c'entrano poco l'uno con l'altro ma che riflettono il mio modo di essere poliedrica sia per quanto riguarda la lettura che la scrittura. Il personaggio che mi è entrato nel cuore in realtà è quello che porto dentro fin da bambina: Pollyanna è uno dei primissimi libri che lessi da piccola e mi ricordo che i primi racconti che scrivevo riguardavano proprio questo personaggio al quale facevo vivere delle avventure davvero bizzarre. Se vogliamo invece citare un personaggio più recente allora posso nominare Heathcliff di Cime Tempestose. Un personaggio complesso che non sono mai riuscita a dimenticare. 

9- Serie TV e film preferiti...
Di serie TV ne seguo moltissime, da Supernatural e Glee, da Arrow a Il trono di spade. Buffy resta la mia preferita in assoluto ma ce ne sono tante altre come Streghe che riguardo ogni volta volentieri, Una mamma per amica, o serie più adolescenziali come Dawson's Creek. A volte sono anche d'ispirazione. Un film invece che non mi stancherei mai di vedere è il Signore degli anelli. Un'opera cinematografica monumentale.

10- Il finale aperto di La discendente di Tiepole preannucia un attesissimo seguito. Puoi dirci qualcosa al riguardo? Cosa succederà ad Emma?
Premetto subito che quando iniziai a scrivere la discendente pensavo di fermarmi al primo libro, ma la complessità di un personaggio come quello di Emma esigeva un volume a parte. Emma ora dovrà fare i conti con la sua maledizione, con la sua trasformazione. C'è da chiedersi ora come muterà e soprattutto come reagirà al suo cambiamento. Anche gli altri maledetti muteranno ancora. Il personaggio di Marta Vasselli giocherà un importante ruolo anche nel secondo libro, lei che è stata un'abile burattina nel primo. C'è la questione irrisolta degli Acriterrani: davvero ad Acriterra è rimasta un poco dell'antica magia? Se si, chi saprà sfruttarla? Nuovi personaggi si affiancheranno ai vecchi in un libro che spero non deluda le aspettative dei lettori.

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Queste risposte enigmatiche mi hanno lasciato una gran voglia di leggere il seguito di La dispendente di Tiepole!



E voi cosa mi dite? Lo avete già letto?


4 commenti:

  1. Questo libro mi incuriosisce moltissimo! E' nella mia wishlist!!

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  2. Bella la recensione e bella l'intervista. Ho questo titolo in WL da un pezzo ormai e devo proprio decidermi a leggerlo ^^

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  3. Bella la recensione sono d'accordo tra l'altro è molto suggestivo il fatto che l'ambientazione sia in un vecchio paesino laziale originale e accattivante

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